12 anni di reclusione e tre anni in un struttura Rems con il giudizio abbreviato. Questa la sentenza, pronunciata nel pomeriggio dal gup Gian Paolo Piana, contro Alberto Picci, accusato del duplice tentato omicidio, a fine aprile 2022 a Santa Maria Coghinas, del padre Giuseppe e della madre Maria Giovanna Drago.

Il 48enne aveva colpito i genitori all'alba, nella loro casa, con una fiocina e un coltello procurando loro gravissime lesioni. La condanna emessa dal giudice per le udienze preliminari riflette quella chiesta dal pm Angelo Beccu, il quale, nella discussione di oggi, ha ritenuto equivalenti le aggravanti della minorata difesa, della coabitazione e dei futili motivi, con le attenuanti della parziale incapacità di intendere e volere e anche con il fatto che Picci ha subito fornito una confessione ampia di quanto avvenuto. L'avvocato dell'uomo, Tania Decortes, aveva invece chiesto l'assoluzione argomentando che il caso trattato è uno di quelli in cui la seminfermità esclude la volontà di compiere l'omicidio e sostenendo anche l'assenza delle aggravanti.

Picci, presente in aula, ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee confermando le sue responsabilità ma anche asserendo di non aver voluto compiere il gesto. Intanto lo scorso gennaio, un mese dopo la richiesta dell'abbreviato, è morto il padre Giuseppe e sono al momento in corso le indagini preliminari, e una perizia, per valutare se il decesso sia stato causato dalle ferite riportate durante l'aggressione.

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