«L’autosufficienza regionale non deve essere una chimera, ma il traguardo di un percorso definito, in cui ogni componente del sistema deve avere chiaro il proprio ruolo e altrettanto chiaro il compito da svolgere».

È un forte richiamo alla responsabilità di tutti, istituzioni e cittadini, quello lanciato dal Presidente dell’Avis Regionale Sardegna, Vincenzo Dore, in occasione della 53esima Assemblea annuale, tenutasi oggi a Castelsardo.

Davanti a una numerosa platea, composta da volontari Avis provenienti da tutta la Sardegna, e con la partecipazione del Consigliere di AVIS Nazionale, Salvatore Mandarà, il Presidente di Avis Regionale, Vincenzo Dore, ha illustrato i dati relativi all'andamento delle donazioni dell’anno 2023, che «confermano il nostro insostituibile ruolo nel sistema regionale Sangue».

Nello specifico, nell’anno appena trascorso, le donazioni totali in Sardegna sono state 80.459, di cui 56.917 relative alle raccolte effettuate dall’Avis. Si è registrato un aumento, rispetto al 2022, di 1381 sacche: «Un incremento ottenuto grazie allo straordinario impegno di tutta la nostra rete associativa, dei dirigenti di tutte le Avis Comunali e Provinciali, dalla quotidiana operatività delle unità di raccolta associativa di Cagliari e Sassari», ha sottolineato il Presidente.

Vincenzo Dore ha quindi parlato della grande generosità dei sardi, del lavoro quotidiano dell’Associazione e delle difficoltà operative del sistema trasfusionale. «Solo l’impegno dell’Avis in un sistema complesso come quello regionale non può essere sufficiente», ha sottolineato Dore. Da qui l’appello alla Giunta Todde: «Vogliamo ribadire la nostra disponibilità alla collaborazione, presentare le nostre istanze e i nostri progetti per affrontare in modo approfondito tutte le problematiche del sistema regionale sangue».

La Sardegna non è autosufficiente nella raccolta sangue e per questo è costretta a importare da altre regioni d'Italia. Il fabbisogno regionale del 2023, stimato intorno alle 110.000 sacche, è stato coperto con oltre 80.000 sacche da parte dei donatori sardi e circa 30.000 arrivate da altre regioni.

Tra le notevoli criticità presentate nel corso dell’anno, il Presidente dell’Avis Regionale ha ricordato l’ultima in ordine di tempo: «La rigida interpretazione di un decreto ministeriale di novembre 2023 che ha bloccato la collaborazione dei medici specializzandi con le strutture Avis, compromettendo numerose raccolte del mese di dicembre».

(Unioneonline/v.l.)

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