«Cari ragazzi, qual è il concetto che vi è meno chiaro? Quello di attività sportiva? Che non prevede il fumo mentre si pratica la disciplina scelta, o quello di bene di pubblica utilità? Già, pubblica, per poterne usufruire, dopo anni di chiusura, sono stati investiti denari della collettività, soldi che riteniamo esser stati spesi bene, per dare un servizio a voi ragazzi, ma non pensavamo certo di trovare il campo dopo qualche mese con le reti rotte e i mozziconi di sigaretta buttati sul terreno di gioco».

Inizia così il post pubblicato su Facebook dal comune di Siligo amministrato dal sindaco Giovanni Porcheddu, dove sono state inserite anche delle foto con mozziconi di sigaretta e le reti rotte del campetto.

«Dispiace tanto - proseguono dal comune -. Il campo è vostro, non rendetelo un mondezzaio, non abituatevi a non rispettare le regole, vi servirà tanto nel prosieguo della vostra vita».

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