Manifestazione di protesta del comitato Punta Giglio Libera sabato pomeriggio dalle 18 ad Alghero, con un raduno sul colle del Balaguer. Da qui partirà un corteo che si snoderà fino a Piazza Pino Piras. L’iniziativa, in difesa di Punta Giglio, è l’ennesima tappa cittadina di un percorso di mobilitazione popolare che è iniziato lo scorso marzo, subito dopo l'avvio dei lavori del “Rifugio di Mare” nelle ex postazioni militari e che proseguirà il 27 giugno con una manifestazione festosa nella borgata di Maristella. 

Il Comitato Punta Giglio Libera chiede il blocco immediato dei lavori per la costruzione “di un albergo da 20 posti letto con bagno in camera, ristorante da 80 coperti (30 dei quali esterni) e piscina da 18 metri, a causa dei quali si sta intervenendo con mezzi pesanti che fanno uso di martelli demolitori idraulici, in un’area a tutela assoluta, SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona Protezione Speciale), scavando una conduttura fognaria per la lunghezza di 3,5 Km lungo un sentiero naturalistico tra i più belli d'Europa, nonché modificando l’assetto originario della ex-Batteria SR-413 tutelato da vincoli archeologico-paesaggistici.

Una manifestazione del Comitato Punta Giglio Libera (foto Fiori)
Una manifestazione del Comitato Punta Giglio Libera (foto Fiori)
Una manifestazione del Comitato Punta Giglio Libera (foto Fiori)

Dal 31 maggio, l’intera area di Punta Giglio, compresa l'amata spiaggia della Bramassa, è inaccessibile al pubblico”, si legge nella nota del Comitato che proseguirà nella raccolta di firme e nella distribuzione di materiale informativo, così come ha fatto nelle ultime settimane. Sinora al comitato hanno aderito formalmente diverse centinaia di persone, la petizione online ad oggi ha raggiunto quasi 5.000 firme, mentre il gruppo Facebook è seguito e animato da oltre 8.000 persone. 

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