Un lamento flebile. Una disperata richiesta d’aiuto. Così è stato trovato un gatto sul lungomare Balai a Porto Torres, con evidenti segni di tortura.

Il torace dell’animale era intrappolato con una fascetta, tanto stretta da impedire al felino di mangiare.

A trovare il micio, di colore nero, in gravi condizioni è stata una ragazza che non ha esitato un attimo ad affidarlo alle cure di Antonio Spina, un veterinario del posto.

Per rimuovere il cappio che comprimeva il costato del povero animale il medico ha dovuto sedarlo. Ora il gatto sta bene.

Per la ragazza che da tempo gli offre abitualmente da mangiare è stato un momento di panico ma anche di rabbia. «Ci chiediamo per quale motivo si torturano così gli animali», osservano alcuni volontari delle associazioni che si prendono cura dei gatti.

«Assurdo – aggiungono - pensare che ci siano persone in grado di fare queste atrocità».

Nel dicembre scorso tre gattini erano stati uccisi davanti al presepe allestito in prossimità della basilica di San Gavino. 

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