Porto Torres: "Rivendichiamo un nuovo protocollo con Eni"
Il documento firmato da sei esponenti dell'opposizionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Un nuovo accordo di programma per l'attuazione degli impegni istituzionali assunti con il protocollo d'intesa sulla chimica verde del 26 maggio 2011 e del suo addendum". È la richiesta dei sei consiglieri della minoranza in consiglio comunale che, tramite una mozione, impegnano il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, affinché sia lui stesso a chiedere alla società del cane a sei zampe "quali sono le ragioni che hanno promosso la cancellazione dal programma d'investimenti della centrale a biomassa integrata al sito industriale di Porto Torres e come intende investire nel territorio i 230 milioni di euro previsti".
Nel dispositivo firmato dagli esponenti dell'opposizione - primo firmatario Bastianino Spanu, Alessandro Pantaleo, Ivan Cermelli, Michele Bassu, Ico Bruzzi e Sebastiano Sassu - la rivendicazione dell'iter operativo con il quale il colosso industriale intende proseguire e completare il progetto di bonifica della Darsena servizi, oltre alla definizione di un cronoprogramma serrato, sviluppato su più fronti in parallelo, di demolizioni degli impianti ormai fermi e improduttivi, di razionalizzazione, bonifica, e smantellamento delle infrastrutture di servizio fatiscenti all'interno dell'intero stabilimento al fine di liberare le aree e completare la caratterizzazione delle stesse nell'ottica della messa a disposizione futura.
"Vogliamo che venga presentato da Eni un dettagliato piano di investimenti da realizzare a Porto Torres - aggiunge la minoranza - e che vengano rese disponibili aree e infrastrutture per nuovi insediamenti produttivi. Ma soprattutto che venga istituita una commissione speciale per monitorare il rispetto degli accordi presi in termini di realizzazione dei progetti".