Porto Torres, ritrovati gli ex voto della Consolata: nei guai un 60enne
I carabinieri sono riusciti a risalire al responsabile del sacrilegio, che è stato denunciatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I quattro cuori d'argento ex voto, rubati alla vigilia di Pasqua nella chiesa della Beata Vergine della Consolata a Porto Torres, sono stati restituiti al parroco don Ferdinando Rum.
A recuperarli sono stati i carabinieri, dopo un'attenta attività investigativa coordinata dal luogotenente Giuseppe Denegri.
Le indagini sono scattate subito dopo la segnalazione presentata il 12 aprile e hanno portato alla denuncia di un uomo di 60 anni, residente a Porto Torres, già noto alle forze dell'ordine.
Attraverso le testimonianze e l'acquisizione di elementi di natura tecnica, comprese le immagini raccolte dalle telecamere, i militari sono riusciti a risalire all'autore del furto.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di ritrovare i quattro cuori d'argento. Gli ex voto erano stati sottratti alla Madonna nel pomeriggio di sabato 11 aprile tra le 16 e le 17.30, prima della celebrazione della messa.
Era stato il collaboratore del parroco, Mario Sotgia, ad accorgersi del furto e ad avvisare don Rum.
"E' un piacere averli ritrovati - ha commentato il parroco - non tanto per il valore economico ma per il legame sacro a questi oggetti, rappresentano i momenti di gioia e di sofferenza della persona che le aveva donate alla chiesa, e vederle così sparire ci ha fatto male. Un gesto oltre che sacrilego anche disgustoso dal punto di vista umano, ma comunque perdonabile ugualmente anche se fa parte della miseria umana".