C’è chi si adopera per salvare gli animali messi a dura prova da caldo e siccità e c’è chi si accanisce gratuitamente uccidendoli senza pietà. La vittima è un povero riccio ucciso nell’area parcheggi in prossimità della Stazione Marittima “Nino Pala” e poco distante dal Museo del Porto, nel cuore di Porto Torres. Un’area del centro divenuta terra di nessuno dove non si risparmiano gli atti vandalici e neppure quelli di estrema inciviltà.

Il riccio, specie protetta per legge in quanto patrimonio dello Stato, è stato ucciso con violenza a sprangate fino a staccargli la testa.

L’arma utilizzata è un’asta usata come sostegno ai pannelli che delimitano la zona parcheggi, poi abbandonata nello stesso piazzale.

L’episodio è stato denunciato da Emanuela Fanari, volontaria che ogni giorno investe tempo ed energie nel salvataggio degli animali, in particolare dei gatti. «Sono stanca di vedere solo sofferenza e indifferenza, - ha commentato - in un luogo che sembra dimenticato e dove le persone si sentono autorizzate a compiere certi atti di inaccettabile crudeltà».

Comportamenti brutali, un accanimento feroce nei confronti di esemplari che hanno avuto la sola sfortuna di trovarsi in quel luogo, spesso vittime di investimenti sulle strade.

Questa volta, però, non si tratta di un incidente, ma di un atto disumano. 

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