Procede spedito il progetto sul terminale di rigassificazione nel porto industriale di Porto Torres, impianto che entro la fine del 2023 sarà pronto a ricevere 46 navi metaniere di piccola taglia che faranno da spola ogni anno per scaricare gas naturale liquido nel molo carbonifero di E.On.

Il progetto di Snam per realizzare l’unità di rigassificazione, su un mezzo navale stabilmente ormeggiato nella banchina E.On, è stato depositato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase), per l’ottenimento della Valutazione di impatto ambientale. Fino al 19 gennaio sarà possibile presentare le osservazioni al progetto “Terminale di Porto Torres ed opere connesse” che prevede un impianto di nuova realizzazione, costituito da una nave galleggiante di rigassificazione flottante (Fsru) di tipo chiatta, con una capacità di stoccaggio di circa 25mila metri cubi di Gnl e di rigassificazione di 170mila Sm3/h.

Ogni anno viaggeranno per l’approvvigionamento 44 navi metaniere da 7.500 metri cubi di Gnl e due da 30mila usate a metà carico, ma in casi eccezionali di picchi di domanda l’impianto potrà ricevere navi fino a 75mila metri cubi.

L’impianto consente lo stoccaggio e la vaporizzazione di gas naturale liquefatto per il suo trasferimento nella rete di trasporto di gas a terra che sarà realizzata da Enura SpA, società soggetta anch’essa all’attività di direzione e coordinamento di Snam.

La Fsru, che si prevede possa essere realizzata entro l’anno, sarà permanentemente ormeggiata lungo l’attuale banchina E.On di Porto Torres.

Sarà il Mase di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti (MIT), di intesa con la Regione, a concedere l’Autorizzazione Unica.

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