Crollo dei fatturati a causa della chiusure delle diverse attività commerciali e il rischio di non potersi rialzare dalla crisi una volta terminata l'emergenza.

Arriva il momento della reazione per gli esercenti di Porto Torres, costretti ad abbassare le saracinesche ancora per un altro mese. I commercianti del centro, sollecitati dal ristoratore Massimiliano Cilia, titolare della pizzeria Piazza Garibaldi, chiedono di potersi confrontare con l'amministrazione comunale per pianificare gli eventi in programma nei mesi di aprile e maggio, manifestazioni saltate a causa dell'emergenza Covid-19, ma che potrebbero essere spostate più avanti, salvo ulteriori restrizioni previste nei prossimi mesi.

Una precisa proposta inviata all'assessore alla Cultura, Mara Rassu, è per chiedere di rinviare la Festha Manna al 25 ottobre, giornata in cui si rinnova il rito per la Festa di San Gavino e la sua decapitazione, avvenuta in quella data nel 303 d.C.

La Festha Manna, manifestazione religiosa e culturale identitaria, la più ricca di tradizioni locali e la più sentita dalla comunità turritana, trova occasione nel celebrare i tre Martiri Turritani proprio nella tre giorni della Pentecoste. Un evento fatto di iniziative musicali e culturali, ma soprattutto di processioni religiose che la pandemia non consentirà di svolgere il prossimo mese.

"Una valutazione equilibrata condivisa da tutti i commercianti del centro cittadino - spiega Massimiliano Cilia - per procedere ad una rapida ripresa di questo settore dell'economia cittadina che rischia di raccogliere più vittime di quelle provocate dall'epidemia. Per questo chiediamo che le risorse già stanziate per la Festa del 25 aprile vengano reinvestite e spalmate in più eventi da concordare con gli stessi titolari delle attività commerciali".

Nell'elenco delle richieste per consentire di riavviare le attività ora bloccate, anche le modalità di svolgimento degli eventi estivi "perché siano concentrati nel centro città allargato, e non decentrati in altre zone dove non ci sono attività commerciali" sottolinea il ristoratore "magari scegliendo una nuova location chiamata Parco della Torre Aragonese per svolgere attività all'aperto".

Infine le agevolazioni sui tributi locali: "Chiediamo un intervento economico sulla tassa sul suolo pubblico e su altre tasse comunali - conclude Cilia - in un momento di ulteriore crisi economica che ci permetterà di continuare, per chi deciderà di proseguire l'attività, a retribuire i propri dipendenti mettendoli nelle condizioni di mantenere le proprie famiglie".
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