Fallisce il progetto politico del Polo identitario, formato da Psd'Az, Autonomia popolare, Osservatorio sardista e Sardinia Natzione Indipendentzia, lo schieramento voluto dal segretario sardista Ilaria Faedda.

Si sfila Autonomia popolare ma anche il collettivo di Sardinia Natzione: "Abbiamo creduto e pensavamo che fosse condivisa la prospettiva di una politica fatta a misura d'uomo, dove il fulcro del progetto poteva e doveva essere "Porto Torres Città Europea del Bambino", - dice il coordinatore Sni, Nicola Franca - invece oggi non ci sono più i presupposti politici per poter portare avanti trattative o alleanze con chi non ha cuore gli interessi più generali della nostra comunità. Proprio per questo, siamo pronti ad aprire un dibattito con i cittadini per realizzare l'unico vero progetto di cambiamento di Porto Torres". Scappati via dai vari tavoli senza trovare dei punti di incontro "per via del caos culturale interiore che ancora oggi hanno gli attivisti dei vari movimenti e partiti incontrati, - aggiunge Franca - abbiamo preso atto che ancora oggi si vogliono tutelare solo ed esclusivamente gli interessi più generali che loro stessi rappresentano".

Nei mesi passati diversi incontri per comprendere i reali propositi dei politici locali, "ma abbiamo ascoltato come già venivano utilizzate impropriamente le parole identità, civico e autonomia" precisa il coordinatore Sni. Il collettivo intende mettersi a disposizione di tutte quelle persone libere che non si riconoscono più nell'attuale sistema politico.

"Vogliamo ripartire dal mare, ridisegnare il porto per incentivare il trasporto merci tradizionale, il trasporto passeggeri, la nautica da diporto - conclude Franca - per generare le giuste interconnessioni economiche per essere la prima porta economica di ingresso dell'Europa e del Mediterraneo".
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