Una collina nera di rifiuti alta cinque metri si trova da tempo depositata davanti alla caserma dei Vigili del fuoco a Porto Torres, nello scalo commerciale. Scarti provenienti dai lavori di escavo dei fondali del porto coperti da un gigantesco telone, come un monumento all'incuria e al degrado messo in bella vista per crocieristi e visitatori.

La denuncia è della sezione "A. Simon Mossa" del Partito sardo d'Azione cittadino, che ritiene sia necessario un intervento immediato del sindaco Sean Wheeler attraverso un'ordinanza che obblighi l'Autorità di sistema portuale alla rimozione urgente di quei rifiuti, "anche al fine di tranquillizzare tutte quelle persone che ancora oggi si chiedono cosa si nasconda sotto quei teloni - sostiene il segretario Psd'Az, Ilaria Faedda - perché la prossima stagione crocieristica e di grande traffico di passeggeri è alle porte, e vogliamo che Porto Torres si presenti più pulita e ordinata, almeno negli spazi portuali".

Su quel deposito d'inerti, la soluzione più economica per trattare i fanghi prodotti dal dragaggio dei fondali portuali, compatibile con le norme ambientali, secondo il partito dei Quattro Mori "sarebbe stato il riutilizzo 'in situ' di quei materiali, attraverso il riempimento di cassoni che si sarebbero dovuti costruire per la realizzazione di banchine o dighe di protezione. Non ultimo, impiegare quei materiali nella fase di costruzione della banchina pescherecci".

Invece da quattro anni quei rifiuti giacciono lì, tra l'inerzia e l'indifferenza delle istituzioni "con la complicità dell'assordante silenzio di Wheeler & C, che non hanno messo bocca su quel progetto dell'Autorità di sistema portuale - aggiunge Ilaria Faedda -. Trattandosi, comunque, di stoccaggio provvisorio di rifiuti, per via del fatto che quell'area non è certamente una discarica, ci piacerebbe sapere quando il sindaco della nostra città si vestirà d'autorità per imporre alla Port Authority la restituzione alla città di uno spazio vitale, utilissimo per la creazione di piazzali di sosta per i mezzi destinati all'imbarco e allo sbarco dai traghetti".

La preoccupazione dei sardisti deriva anche dal fatto che forse qualcuno pensa di aspettare la costruzione dei famosi cassoni utili alla realizzazione dell'Antemurale di Ponente, "cassoni che grazie all'intervento del presidente Solinas si realizzeranno a Porto Torres invece che a Piombino, - sottolineano - in quanto per riempire quei cubi di cemento verranno utilizzati prioritariamente decine di migliaia metri cubi, circa 70mila, di materiali derivanti dai lavori di dragaggio dei fondali a ospitare la nuova banchina".
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