Porto Torres, Cabitta (Pd): «Sosteniamo Mulas per un secondo mandato»
«Mi ricandido e sono pronto ad affrontare le primarie», ha dichiarato il sindacoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tutti insieme secondo la formula del campo largo, che potrebbe diventare larghissimo. A dieci mesi dalle prossime amministrative, previste nella primavera del 2026, il centrosinistra che oggi siede sui banchi della maggioranza come primo partito nel Comune di Porto Torres, dichiara di mantenere fede agli accordi presi e si propone con una coalizione formata dal Partito democratico, Orizzonte Comune e Progetto Turritano, gruppi a sostegno del candidato sindaco Massimo Mulas, attuale primo cittadino. Una formazione aperta che guarda ad altre forze politiche attualmente all’opposizione. Purché condividano lo stesso progetto e anche la candidatura del sindaco uscente.
«Mi ricandido e sono pronto ad affrontare le primarie», ha dichiarato Mulas. «Come segretario del Pd e come consigliere comunale», spiega il dem Antonello Cabitta, «che ha modo di interfacciarsi con gli altri colleghi della maggioranza, riteniamo che dopo questi quattro anni di amministrazione, il nostro primo obiettivo è quello di dare continuità amministrativa. Pertanto non vogliamo vedere un altro candidato sindaco diverso da quello uscente. La nostra fiducia nel primo cittadino e in quello che potrebbe portare avanti è totale».
Le regole del Pd sono chiare: lo Statuto prevede che i sindaci uscenti siano ricandidati per un secondo mandato. Qualora la coalizione di centrosinistra lo ritenesse opportuno potrebbe approcciarsi alle primarie, ma finora nessun sfidante. Argomentazioni da prendere in considerazione nei prossimi mesi. Intanto si potrebbero affacciare altri gruppi di opposizione come “Porto Torres Avanti”, ex esponenti del Psd’Az che potrebbero trovare una convergenza con il centrosinistra. Lo stesso potrebbe contare anche su Sardegna Centro di Antonello Peru, ispirandosi al modello Alghero tanto da rappresentare un vasto schieramento in grado di contrastare il centro destra e puntare a vincere al primo turno. L’incognita ballottaggio è un rischio troppo grande da correre, come racconta la storia.
«Per abitudine il Pd non ha posto paletti a nessuno, pertanto apriamo le porte a chiunque deciderà di condividere il nostro progetto», ci tiene a precisare il segretario dem, che conferma la sua ricandidatura alle comunali. «Credo di affermare con certezza che l’attuale maggioranza è quella consolidata sulla proposta che ha messo in piedi Massimo Mulas, ma le interlocuzioni sono aperte: abbiamo cominciato con i Progressisti, Alleanza Verdi Sinistra, Progetto Turritano e Orizzonte Comune», sottolinea Cabitta «altri avranno modo di approcciarsi, anche perché la città di Porto Torres ha già avuto esperienze di governo fatte da coalizioni composte da diverse forze politiche, che in alcune legislature sono state alleate e in altre contrapposte, come il Psd’Az ex alleato della sinistra».
La maggioranza cerca la continuità amministrativa per portare avanti i diversi progetti finanziati dal Pnrr e in corso di attuazione. Altri da finanziare. Oltre confine si guarda ai Comuni alleati di Sassari e Alghero, entrambi governati dal centrosinistra. «C’è ancora tanto da lavorare sui progetti che non siamo riusciti a portare avanti, perché ci sono dei limiti legati al fatto di non poter decidere su porzioni di questo territorio: zona industriale, porto e parco, settori che hanno un valore importante per questo comune e per il Nord Ovest», prosegue il segretario Pd.
Industria. «L’area industriale è in stato vegetativo e mentre l’industria chimica sparisce in tutto il Paese, questo territorio rischia di pagare un conto salato. Il comparto industriale si è sempre basato sulla chimica e non ha saputo trovare alternativa per mille motivi, sia per limiti imprenditoriali e della Zona economica speciale,così per la facoltà di non poter decidere sul territorio». Sul progetto della Chimica Verde nato come opportunità, «perché addirittura stavamo anticipando gli altri, non siamo stati bravi, come territorio, come Regione e neppure come Governo nazionale, mi dispiace ammettere che abbiamo avuto governi di centrosinistra e centrodestra che hanno sbagliato». E ancora i giovani costretti a emigrare per trovare lavoro, «un tema sul quale vorremmo dare risposte, in quanto i settori che garantiscono occupazione esulano dalle competenze dell’amministrazione: porto, parco, industria, beni culturali».
Sanità. «Le problematiche attraversano la sanità cittadina, con il disagio causato dalla carenza dei medici che non possiamo trascurare, è un campo dove l’amministrazione trova delle difficoltà che dipendono da altri Enti».
Beni culturali. Con il sito delle Domus de Janas di Su Crucifissu Manu è stato fatto un passaggio fondamentale per investire sull’acquisizione dell’area, tale da rendere fruibile il sito integrandolo al patrimonio archeologico già esistente, «un iter complesso ma che stiamo intraprendendo attraverso una collaborazione con il direttore del museo Stefano Giulinai per offrire alla città la possibilità di trovare occupazione, una risposta che potrebbe arrivare anche con i finanziamenti stanziati al Consorzio industriale». Per il segretario Antonello Cabitta c’è però un prospettiva di ripresa, un cammino tracciato dall’amministrazione che ha avviato la richiesta di retrocessione della aree produttive dismesse. «Ma anche nell’aver messo in piedi la Comunità del parco nazionale dell'Asinara, negli impegni che il sindaco ha posto alla Port Authority, cose che non si vedono e non giungono all’attenzione dei cittadini, ma strade comunque intraprese. In questi cinque anni», conclude Cabitta, abbiamo cercato di far comprendere che questa città può vivere di altro, che deve cercare di sfruttare le opportunità e tante potenzialità come Il Piano di sviluppo locale 2030 che questa amministrazione ha approvato».