Sorso celebra il Monumento ai Caduti e le piazze Marginesu e Garibaldi
La comunità ha voluto rendere omaggio al sacrificio in guerra dei propri figliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una cerimonia sentita e partecipata, quella che si è svolta questa mattina a Sorso, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose del territorio, nonché di numerosi cittadini, intervenuti all’inaugurazione del restaurato Monumento ai Caduti di tutte le guerre e delle riqualificate piazze Marginesu e Garibaldi. Un momento carico di emozione e di profondo significato per la comunità sorsense, che ha voluto rendere omaggio al sacrificio dei propri figli caduti in guerra, accogliendo il monumento loro dedicato in uno spazio urbano rigenerato e restituito alla piena fruibilità collettiva.
Nel corso della cerimonia, è stato reso omaggio ai 128 giovani sorsensi che persero la vita durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. Hanno preso la parola il generale di Brigata Andrea Fraticelli della Brigata Sassari, il viceprefetto di Sassari Marcello Oggianu, il consigliere regionale Antonello Peru e il sindaco di Sorso Fabrizio Demelas. Negli interventi istituzionali, è emersa con forza la centralità della memoria storica come fondamento irrinunciabile per costruire un futuro di libertà, pace e consapevolezza. È stato sottolineato come la memoria non sia un mero esercizio commemorativo, ma un impegno concreto, quotidiano, individuale e collettivo. Il monumento ai Caduti, restaurato e ricollocato nel cuore della città, è stato descritto non soltanto come un’opera dal valore artistico e architettonico, ma come un monito vivo e severo, rivolto soprattutto alle giovani generazioni, affinché non si smarrisca il significato autentico del sacrificio compiuto da chi ha dato la vita per la patria. Attraverso parole dense di gratitudine, gli oratori hanno richiamato il dovere di ogni cittadino – a partire dalle istituzioni – di farsi testimone attivo dei valori di libertà, solidarietà, responsabilità e dialogo, che rappresentano il vero antidoto alla guerra e all’indifferenza.
È stato ribadito che la pace non è mai una conquista definitiva, né delegabile, ma si costruisce giorno per giorno, nei gesti e nelle scelte di ciascuno. La cerimonia è stata arricchita dalla presenza del picchetto armato della Brigata Sassari e di due Sassarini in uniforme storica, dai canti della Corale Santa Croce e dalle struggenti note del “Silenzio”, eseguito dal trombettista Andrea Polo. La benedizione solenne del monumento marmoreo e bronzeo, ora collocato davanti al Palazzo Municipale, è stata impartita da monsignor Antonio Tamponi, amministratore diocesano dell’Arcidiocesi di Sassari. In piazza Garibaldi, accanto al sindaco numerose e importanti autorità civili e militari.