Ploaghe, accusato del tentato omicidio della madre: condannato a 4 anni e 10 mesi
Imputato un 42enne, che aveva colpito la donna a calci e pugni, provando poi a strangolarla. La pm aveva chiesto 17 anniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un anno fa l’aggressione contro la madre a Ploaghe, l’arresto e l’accusa di tentato omicidio.
Oggi in tribunale a Sassari, la condanna a 4 anni e 10 mesi pronunciata dal collegio presieduto da Giancosimo Mura, a latere Monia Adami e Sara Pelicci mentre la pm, Erica Angioni, aveva sollecitato 17 anni di reclusione.
Una vicenda complessa che ha visto per protagonista un 42enne che, come riassunto in dibattimento, viveva una condizione di fragilità psichica aggravata dall’abuso di alcol.
L’uomo, che lavorava all’estero, era ritornato in paese e, pochi giorni prima dell’episodio, nel giugno 2024, aveva subito un tso. Poi d’improvviso l’ira indirizzata contro la 71enne, colpita con calci e pugni, e che tentò di strangolare. Gesto che il figlio interrompe distruggendo poi le suppellettili di casa e, una volta avvedutosi delle condizioni della madre, allerta il 112 e i carabinieri che lo conducono in carcere a Bancali dove si trova da quel giorno.
Per la procura il 42enne sarebbe responsabile anche di maltrattamenti contro la donna dal 2019 al 2024, ipotesi però respinta dall’avvocata Rosangela Mele. La legale ha ricordato che il suo assistito non conviveva con la madre e aveva un impiego fuori dai confini nazionali. Alcune testimonianze, tra cui proprio quella materna, hanno escluso la contestazione soffermandosi invece sul “mal di vivere” dell’imputato, che si traduceva con frequenza in azioni autolesionistiche e in ricoveri ospedalieri. La relazione psichiatrica, pur riferendo della capacità di intendere della persona, ha rilevato un disturbo schizoide e la necessità che questa usufruisse di una terapia farmacologica.
Per quanto riguarda l’imputazione di tentato omicidio Mele ha sostenuto che andava derubricata in lesioni aggravate. E così è stato perché il collegio ha mandato assolto il 42enne per il reato di maltrattamenti, condannandolo solo, appunto, per lesioni aggravate, come scritto, a 4 anni e 10 mesi. L’uomo osserverà un regime di libertà vigilata.
