Piove dentro il carcere di Bancali, la garante: «Acqua e muffa, i lavori sono urgenti»
Irene Testa: «Non possiamo pretendere di rieducare o riabilitare nessuno se chi dovrebbe garantire la legalità è esso stesso fuorilegge»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Intere pareti bagnate e ricoperte di muffa, con i detenuti costretti a spostare gli arredamenti nelle celle e il tavolo dove mangiano, a causa dell'acqua che viene giù.
Piove in tutte le sezioni del carcere sassarese di Bancali: è la denuncia di Irene Testa, garante delle persone private della libertà della Sardegna, al termine di una visita condotta insieme con Gianfranco Favini, garante del Comune di Sassari, nelle sezioni maschili e femminili dell'istituto.
Testa annuncia un esposto alla Procura della Repubblica,
«Sono venuta a conoscenza di svariate richieste di intervento a cui finora non è stato dato seguito - afferma la garante - e per il quale si potrebbe configurare il reato di omissione d'ufficio. In qualità di pubblico ufficiale, nella veste che ricopro e dopo aver constatato personalmente la situazione, chiedo che con la massima urgenza vengano finanziati e attuati i lavori di manutenzione straordinaria per l'istituto. Non possiamo pretendere di rieducare o riabilitare nessuno se chi dovrebbe garantire la legalità è esso stesso fuorilegge».
Testa spiega che a Bancali sono presenti 510 detenuti, la maggior parte con gravi patologie psichiatriche e di dipendenza: «Alcuni in attesa di cure da oltre un anno». Inoltre denuncia gravi e numerose carenze di organico: «Un solo agente per due sezioni, costretto ad accollarsi un gravoso lavoro».
(Unioneonline)