Dopo 11 anni di sofferenze e interventi chirurgici arriva la giustizia.

La Corte d’Appello di Sassari ha condannato al risarcimento dei danni morali e fisici due persone di Giave, un 45enne e un 48enne, accusati di lesioni gravissime nei confronti di un uomo di 45 anni di Bonorva, e assolti in primo grado con formula dubitativa. E se il reato è nel frattempo prescritto resta però adesso la sede civile da percorrere per la parte offesa, assistita dall’avvocato Gianmarco Mura.

Nell’agosto del 2014 la vittima si reca con un amico a Giave per una festa, si ferma in un bar e, dopo qualche tempo, nasce per futili motivi un alterco che si conclude con un inseguimento all’esterno e uno scontro fisico. Secondo le accuse, il 45enne viene raggiunto da diversi pugni, cade a terra e riceve uno o più calci in faccia. Perde conoscenza, viene ricoverato in Neurologia dove si riscontreranno emorragie cerebrali, un trauma cranico e multiple fratture alla calotta cranica, oltre alla deviazione del setto nasale.

I 30 giorni di prognosi diventeranno ulteriori 45 dopo le operazioni chirurgiche maxillo facciali per ricomporre i danni. Intanto va avanti il procedimento che si conclude, come scritto, con l’assoluzione e la formula dubitativa. L’appello del legale approda al secondo grado di giudizio e alla sentenza formulata dalla Corte presieduta da Maria Teresa Lupinu, a latere Marina Capitta e Carmela Serra. Il collegio ha disposto il pagamento di una provvisionale di 5mila euro e delle spese processuali. In sede civile la richiesta che verrà formulata dalla parte offesa si aggirerà intorno ai 50mila euro.

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