Si chiama "Dirty market" l'operazione di controllo condotta nei giorni scorsi dalla Guardia Costiera sull'intera filiera della pesca a tutela del consumatore finale, delle specie ittiche e dell'ambiente marino.

Nell'ambito del compartimento marittimo di Porto Torres, i militari, 35 uomini della Capitaneria impegnati nell'attività di verifica durata 30 giorni, hanno effettuato numerosi controlli concentrati nella provincia di Sassari, 54 a mare e 98 a terra, durante i quali sono state elevate tre sanzioni amministrative per un totale di circa 6.500 euro, con relativo sequestro di prodotto ittico vario, distrutto in quanto privo di certificazione e di etichettatura e quindi non idoneo al consumo umano.

L'ispezione ha interessato ristoratori, centri di distribuzione, pescherie e punti di sbarco.

In mare sono state impiegate le unità navali per il controllo dei motopesca e delle barche da diporto usate per la pesca sportiva/ricreativa.

"L'attività di polizia marittima finalizzata al contrasto della pesca illegale nel litorale di giurisdizione - ha detto il comandante Del Santo - ha lo scopo di preservare le risorse ittiche e di garantire il rispetto delle norme sulla pesca a favore di tutti i pescatori professionisti che da questa ne traggono il proprio sostentamento".
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