Aprire un confronto con EP Produzione, attuale proprietario della Centrale di Fiume Santo, per valutare la salvaguardia dell’attuale livello occupazionale ed economico.

Valutare la fattibilità tecnico-amministrativa, crono programma e reali ricadute occupazionali ed economiche per i prossimi 20-30 anni del progetto “Fiume Santo Energy Park” presentato da EP nel marzo 2023. Sono alcune delle richieste che il Partito Democratico ha presentato con una interrogazione al Presidente della Regione Sardegna e agli assessori all’Industria e all’Ambiente.

Il Pd chiede poi «quali azioni siano in atto per superare le questioni contenute nel ricorso della RAS contro il Decreto Energia del Governo e si chiuda un positivo accordo Governo-Regione, in assenza del quale ogni possibilità di investimento indirizzato verso il phase – out dal carbone resta drammaticamente fermo».

Viene sottolineato come siano a rischio 400 posti di lavoro, fra diretti e indotto.

La perdita di buste paga per 30 milioni di euro avrebbe pesanti ripercussioni in tutto il sistema produttivo locale, costituito prevalentemente da piccole e medie imprese (commercio e servizi) già piegate dalla crisi degli ultimi anni.

L'interrogazione alla Regione è stata presentata da Gianfranco Ganau, Giampietro Comandini, Salvatore Corrias, Giuseppe Meloni, Cesare Moriconi, Rossella Pinna e Valter Piscedda.

Contemporaneamente per affrontare l’emergenza il PD ha attivato un Tavolo con i Consiglieri del PD del Comune di Sassari, Fabio Pinna, Giuseppe Masala, Giuseppe Mascia, Carla Fundoni, le Segreterie PD provinciale e cittadina, il Consigliere regionale Gianfranco Ganau e il Parlamentare Silvio Lai che rivolgerà un'interrogazione al ministro. La mozione ha trovato il sostegno anche dei gruppi consiliari del Pd di Porto Torres, Alghero e Sorso.

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