La grande antenna sul colle di San Gavino, a Pattada, potrà essere installata.

I lavori non si fermeranno. Lo hanno stabilito i giudici del Tribunale amministrativo regionale che hanno respinto l’istanza cautelare di sospensione dell’autorizzazione rilasciata dal Comune, sollecitata da un privato cittadino.

«Le stazioni radio base hanno natura di opere di urbanizzazione e, come tali, risultano compatibili con qualsivoglia destinazione urbanistica», si legge nelle motivazioni dei giudici che hanno finito per dare ragione al sindaco.

La Soprintendenza, inoltre, risulta essere stata regolarmente convocata alla conferenza di servizi decisoria in occasione della quale aveva dato il suo assenso per silentium.

La questione dell’antenna per la telefonia mobile, alta circa 33 metri, su un basamento di cemento armato, è stata al centro di una recente assemblea pubblica con l’archeologa Maria Antonietta Mongiu, già assessora regionale alla Cultura, il magistrato amministrativo Paolo Numerico e Pinuccio Ferma, portavoce del comitato di cittadini contrari all’installazione della stazione base in un sito di grande valore storico, culturale e paesaggistico, dove ancora insistono, anche se non più attivi, una chiesa e un convento benedettini.

Sono state raccolte più di mille firme e consegnate alla prefetta di Sassari.

Il sindaco di Pattada, Angelo Sini, aveva avuto modo di spiegare che prima di autorizzare l'installazione dell'antenna si era consultato con un avvocato: «Nemmeno a me piace - aveva ammesso - ma sono opere di urbanizzazione primaria». 


 


 

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