Il Parco Nazionale dell’Asinara resta ancora una volta senza una guida. Il mandato della durata di sei mesi, conferito al commissario straordinario Giancarlo Muntoni il 9 agosto scorso con decreto del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, è scaduto da circa una settimana per decorrenza dei termini.

La proroga di altri sei mesi non c’è stata e neppure la nomina di un suo successore. In piena campagna elettorale, Regione e Ministero rimandano al dopo elezioni il conferimento dell’incarico ad una figura che, si spera, sia ufficiale. Per otto anni la trattativa tra i due enti è rimasta in fase “stagnante” senza mai approdare ad una scelta definitiva, ad una quadra sulla rosa dei nomi dei candidati a presidente. L’ente è privo del consiglio direttivo, scaduto il 15 gennaio 2020. Dopo l’ultimo presidente, Pasqualino Federici, dal 5 aprile 2016 al 29 febbraio 2020 le funzioni di presidente erano state assolte dal vice, Antonio Diana, eletto all’interno dell’organo direttivo.

Da allora il parco è privo di una governance, in grado di dare impulso ad uno sviluppo turistico e alla programmazione di una risorsa inestimabile per un territorio del Nord Ovest della Sardegna da tutelare e valorizzare. Nessun passo avanti e il direttore, Vittorio Gazale, rimarrà ancora da solo ad amministrare un Ente Parco in un’isola, l’Asinara, con un territorio di 52 chilometri quadrati, nella stagione in cui le decisioni organizzative e strategiche, anche ai fini della promozione turistica e della tutela, sono determinanti.

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