Aperto a Sassari in Corte d'Assise il processo a Davide Iannelli, accusato di aver dato fuoco a Olbia a un vicino di casa, Tony Cozzolino, morto in ospedale per le ustioni.

Il procedimento si è aperto con una serie di eccezioni da parte dei legali difensori di Iannelli, assente in aula. La prima riguarda proprio la rinuncia a prendere parte alle udienze dell’imputato che, secondo gli avvocati, soffrirebbe di un disturbo borderline della personalità. E ora i difensori chiedono anche una perizia che stabilisca se, all’epoca dei fatti, l’imputato fosse capace di intendere e di volere. 

Per la Corte, che ha respinto tutte le istanze dei legali, il rito abbreviato non è ammissibile e «riguardo allo stato psicologico di Iannelli – ha risposto il pm Daniele Rosa – lo stato di prostrazione e depressione è comprensibile, ma non impedisce la sua presenza nelle udienze».

Il riferimento è al giallo collegato – in qualche modo – a questo processo: la scomparsa nel novembre scorso della moglie, Rosa Bechere. Il cadavere non è mai stato trovato. Indagati e mai arrestati due vicini di casa della donna.

(Unioneonline/v.f.)

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