Rilanciare la nautica e la cantieristica nel nord Sardegna in un’ottica di sistema e di collaborazione che mette in sinergia i porti turistici.

Su questa rotta intende inserirsi anche la città di Porto Torres, scelta per ospitare il Nautic Event Sardegna 2024, la tre giorni della manifestazione promossa da Assonautica Nord Sardegna – da venerdì 14 a domenica 16 - e presieduta da Giovanni Conoci, attraverso la creazione di un percorso espositivo e narrativo dell'offerta integrata mediante la creazione di postazioni che promuovono il territorio.

Al centro della seconda giornata di Nautic Event le strategie per il rilancio dei porti turistici e l’evoluzione dell’ospitalità delle marine come strutture ricettive. Il talk, moderato da Fabio Calvicchi, ha messo a confronto i porti di San Teodoro, Alghero, Stintino e Porto Torres. L’ostacolo spesso è la burocrazia.

La realtà turistica della Gallura si appresta ad inaugurare il primo dei due lotti di un progetto per la nascita di un secondo porto turistico del valore complessivo di circa 36 milioni di euro per un totale di 400 posti barca. Lavori cominciati nel 1998.

«Il primo lotto per 150 posti, finanziato dalla Regione con fondi pari a 12 milioni di euro, verrà collaudato quest’anno», spiega la sindaca di San Teodoro, Rita Deretta, «per il secondo lotto, delegato al Comune, ci affideremo ad un partenariato pubblico privato per recuperare almeno altri 20milioni oltre ai 16 già disponibili».

Il porto turistico di Porto Torres offre già 300 posti per il diporto, altri 100 per la nautica sociale. Ma la sfida è puntare sulla banchina della Teleferica per ulteriori posti destinati ai maxi yacht. 

«All’Asinara ci sono 63 boe disponibili per il diporto, un pontile galleggiante e posti per 15 imbarcazioni fino a 14 metri», spiega Antonello Gadau, direttore Cormorano Marina.

«Siamo 15 anni che aspettiamo l’Antemurale di ponente e ancora non è iniziato», aggiunge il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas «un’opera che ci permetterebbe di fare dei ragionamenti per il territorio». Ma per sviluppare il settore della nautica «occorre uniformare le opportunità dei servizi che abbiamo, in modo tale da essere riconoscibili in tutta la piattaforma sarda».

A Stintino il porto della marina con 320 posti ha avviato un piano di ampliamento da 3,6 milioni. «Un porto ancora piccolo che ha bisogno di almeno 700 posti barca per andare a regime», ha detto la sindaca Rita Vallebella «i finanziamenti disponibili sono briciole rispetto agli obiettivi, vorremmo lanciare un project financing perché con il capitale privato è più facile operare, così da iniziare un primo lotto che dovrebbe essere accantierato entro l’anno».

Alghero si colloca tra i più importanti porti turistici della Sardegna con 2mila posti barca stanziali e 200 in transito. Vi approdano imbarcazioni fino a 60 metri. «Attualmente vi è la possibilità di ampliare il porto storico con ulteriori 350 posti barca – ha detto Giancarlo Piras, presidente del Consorzio del porto di Alghero – con ormeggi fino a 120 metri. C’è una anomalia stabilita da una ordinanza della Capitaneria di porto che prevede per gli yacht fino ai 50 metri l’approdo gratuito per i primi 5 giorni».

Che la nautica da diporto rappresenti uno dei settori più dinamici e strategici della economia italiana e della Sardegna, prima regione per posti barca, lo dicono i numeri. L’industria nautica italiana esporta il 90% del fatturato. «Grazie alla filiera del turismo nautico e della fornitura nella cantieristica per ogni euro investito in un cantiere nautico se ne creano altri 7,5 di valore aggiunto», spiega Stefano Pagani di Confindustria Nautica,«così come un nuovo addetto nella cantieristica in Italia ne genera altri 9 nella intera filiera e questo grazie alla componente del turismo nautico, un moltiplicatore elevato, il più alto delle economie del mare in Italia, per questo il turismo deve puntare su una accoglienza a 360 gradi». Nella terza giornata di Nautic Event, con il suo testimonial il velista Andrea Mura, focus sulla economia blu e l'innovazione a servizio dei parchi e della pesca. Presenti i vari stand e postazioni con i 12 comuni dei Coros per promuovere il territorio.  

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