91 nasse calate nella zona A di riserva assoluta dell’Area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana. Le hanno scoperte gli uomini della Base Navale del Corpo Forestale di Alghero, nei giorni scorsi, durante un pattugliamento marittimo con la motovedetta Barracuda, sul versante di Punta Giglio e Polt’Agra, un tratto di mare in cui è preclusa ogni attività di pesca, di transito e di balneazione.

Il grande attrezzo da pesca, composto da 91 nasse, era sostenuto da galleggianti rudimentali innescate con pezzi di ossa di vitello, cotenna e lardo di maiale, pratica vietatissima nell’Area marina protetta.

Gli agenti della Forestale, nonostante un fortunale in corso e il forte vento di maestrale, hanno provveduto a issare a bordo la cima lunga circa 1 km con le nasse, predisponendone il sequestro penale, con denuncia all’autorità giudiziaria, per ora contro ignoti.

È stata avviata una indagine per risalire al responsabile che ora rischia fino a sei mesi di carcere oltre a una multa salatissima.

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