Nasce l’Urban Living Lab: «L’auspicio è che la città risponda»
Le dichiarazioni degli amministratori dopo l’inaugurazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo l’inaugurazione per pochi intimi dell’Urban Living Lab, ieri a Sassari, in corso Vittorio Emanuele 155, arrivano i commenti dell’amministrazione comunale. L’intento è rendere lo spazio riqualificato del centro storico un luogo che ospiti, fanno sapere dal Comune, “associazioni, realtà del terzo settore, enti pubblici e organizzazioni, consentendo loro di mettersi a disposizione di chi vorrebbe tradurre le proprie idee in azioni concrete di riqualificazione urbana, sociale, culturale ed economica del cuore antico della città, facendolo diventare il motore di un percorso di sviluppo che punti all’intero territorio della Città metropolitana”.
“Qui si è insediato il primo nucleo di persone coinvolte nel primo progetto pubblico di housing sociale mai realizzato a Sassari- riferisce l’assessora alle Politiche abitative, Patrizia Mercuri -col proprio patrimonio immobiliare, e non è secondario che proprio questa struttura ospiti al piano terra una realtà destinata ad ampliare il senso del processo in atto”. “L’auspicio- continua -è che qui ogni settore dell’amministrazione possa avere una propria antenna, del personale dedicato al confronto più immediato e diretto con chiunque abbia bisogno di essere supportato”.
“L’auspicio è che la città risponda- afferma il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, riferendosi a “cittadine e cittadini, ma anche al tessuto istituzionale, politico, economico, sociale e culturale nel suo complesso”. “Serve un grande lavoro corale- precisa il primo cittadino -per riempire di contenuti iniziative come queste e per riempire di senso parole come rigenerazione urbana e riqualificazione sociale”.
A riqualificare lo spazio ci ha pensato il settore delle Politiche abitative guidato dal dirigente Antonio Solinas. “Si tratta di una riqualificazione- spiega Alessandra Bertulu, la funzionaria che ha seguito l’intervento coordinato dal responsabile rup Angelo Pisanu -operata con materiali eco-compatibili e di pregio. Sono state sanificate le murature, sono statti rifatti i bagni e sostituiti i pavimenti ma soprattutto l’Urban Living Lab, oltre a essere protetto da un sistema d’allarme, sarà dotato di fibra ottica e di rete wifi, così da trasformare un vecchio locale commerciale ormai in disuso in un funzionale spazio smart”.
A pensare il primo Urban Living Lab in Sardegna con queste caratteristiche è stata la responsabile del servizio Welfare abitativo e housing sociale, Maria Giovanna Campus. «Tutti i problemi complessi che attraversano una città vanno affrontati in un’ottica multidisciplinare- dichiara quest’ultima- questo sarà uno spazio fisico di elaborazione, alla ricerca di soluzioni articolate attraverso cui dare risposta ai problemi concreti vogliamo ragionare assieme a tutti gli attori del territorio, alle forze del terzo settore e a tutte le organizzazioni che vogliano concorrere al successo del percorso intrapreso”.