Lavori fermi da due mesi al PalaSerradimigni di Sassari
Il ritardo può compromettere l'ingresso del pubblico della Dinamo alla ripresa della stagione
Cancelli chiusi, lavori a metà, cantiere abbandonato. Dal 1° giugno, vale a dire da quando il provvedimento interdittivo antimafia del Prefetto di Napoli ha bloccato l'impresa Ser.Co.Ge.
Due mesi sono stati sufficienti al Consorzio Integra per individuare una nuova impresa per proseguire i lavori (la romana Kratos) ma non per riprendere l'attività sul progetto di ampliamento a 6.000 posti e il restyling della struttura e della copertura, oltre al rifacimento degli impianti elettrici e idrici. Costo totale: 10 milioni, suddivisi tra fondi europei Jessica e finanziamento della Regione Sardegna.
Anche tenendo conto degli inevitabili passaggi burocratici, si pensava che i lavori riprendessero al più tardi a metà luglio. Così non è stato. L'assessorato comunale competente la settimana scorsa ha fornito un generico “a giorni” per la ripresa.
Certo è che l'impianto dove gioca la Dinamo Basket è un continuo affastellarsi di ritardi. I lavori sono stati consegnati il 25 giugno 2020 e come da indicazioni il primo lotto andava ultimato entro 330 giorni, quindi nel maggio 2021. Invece l'impresa Ser.Co.Ge è partita quasi tre settimane dopo. Poi l'interdittiva antimafia che ha bloccato tutto.
Anche se i lavori ripartissero domani sarebbe dura tenere fede al cronoprogramma. Tra un mese, il 4 settembre, inizia la Supercoppa e il Banco di Sardegna ospita Cremona. Il 26 settembre invece via al campionato. Finora il Governo ha dato il via libera all'ingresso sino al 25% della capienza, le società puntano al 50%, ma col PalaSerradimigni in queste condizioni appare improbabile che possano entrare mille spettatori, figuriamoci duemila.