L'Agenzia regionale Forestas ritira il presidio fisso dal Parco nazionale dell'Asinara.

Dal 31 dicembre, dopo 22 anni di permanenza e interventi sull'isola per la gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale del parco, l'ente forestale regionale cambia il metodo organizzativo di lavoro e decide di intervenire solo con convenzioni mirate per proteggere, arricchire e ricostruire gli ecosistemi alterati e le zone protette.

Pur mantenendo la sede operativa a Cala d'Oliva, la presenza del presidio forestale verrà limitata a seguito della decisione improvvisa presa, sembrerebbe, a causa di una riduzione delle risorse necessarie a garantire un presidio permanente.

La scelta preoccupa non poco gli operatori e lo stesso Ente Parco, che nei prossimi giorni incontreranno i responsabili di Forestas "per stipulare una convenzione di tre anni sulla cattura degli animali inselvatichiti, attività richiesta per 8 mesi l'anno - spiega il vicepresidente Antonio Diana - e un piano di lavoro con obiettivi precisi per l'interesse dell'intera area protetta".

Una spesa di circa 40mila euro l'anno che affronta ogni anno il Parco.

L'allarme proviene anche dal Partito democratico cittadino, che avanza la richiesta urgente di intervenire politicamente "affinché il Comune di Porto Torres non perda un importante presidio regionale che in questi anni ha accompagnato la crescita del Parco".
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