Il Sicet sul caso dei 49 alloggi popolari: lavori per 900mila euro
Immobili ultramoderni che già dai primi mesi hanno mostrato criticità strutturali come balconi pericolanti e infiltrazioni e con interi appartamenti puntellati per evitare rischiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Anche il Sicet, il Sindacato inquilini della Cisl Sassari, interviene sul caso giudiziario dei 49 alloggi di edilizia residenziale pubblica, costruiti tra via Loi e via Falcone e Borsellino, di proprietà del Comune di Porto Torres, consegnati ai beneficiari il 10 maggio del 2019.
Ben 24 case da 50 metri quadri, 19 da 75 metri quadri e sei da 90, appartamenti realizzati secondo i canoni di bioedilizia, immobili ultramoderni che già dai primi mesi hanno mostrato tutte le criticità strutturali contestate dagli inquilini, oggetto di indagini da parte del Tribunale civile di Sassari.
«Non è normale che le famiglie debbano trovarsi ad affrontare i disagi con balconi pericolanti, infiltrazioni, problemi strutturali e interi appartamenti puntellati per evitare rischi», sottolinea il Sicet che rimarca anche il problema dei costi, circa 930mila euro e 590euro per la messa in sicurezza di gran parte degli alloggi, evidentemente costruiti senza rispettare il progetto previsto all’origine. Risorse quantificate dall’attuale amministrazione comunale che, nel mese di marzo del 2023, aveva emesso una ordinanza di interdizione dei balconi di 32 unità abitative. Terrazzi puntellati da impalcature di sostegno per mantenere lo stato dei luoghi così da poterne accertare eventuali responsabilità della ditta Holzfanil che si era aggiudicata l’appalto.
L’ultima parola spetta al Tribunale civile, nel frattempo l’amministrazione deve garantire la messa in sicurezza delle case, pianificare gli interventi di ripristino per garantire la incolumità delle persone e per motivi di interesse pubblico. All’interno ci sono persone che vivono nell’incubo, sotto un tetto che non è sicuro.
