Con 23 voti, quindi all’unanimità, il Consiglio comunale di Alghero ha approvato il regolamento per la nomina del Garante dei detenuti. Un atto che arriva dopo le discussioni nelle competenti commissioni consiliari che si erano svolte alla presenza dei vertici della casa di reclusione "Giuseppe Tomasiello" di Alghero, con la direttrice Elisa Milanesi, e il professor Emanuele Farris del polo Universitario Penitenziario di Sassari.

È stato il presidente della commissione Sanità e Ambiente, Christian Mulas, ad avanzare la proposta tramite un dettagliato ordine del giorno sottoscritto da tutte le forze politiche presenti in Consiglio. «Un passo in avanti importante - sottolineano il sindaco Mario Conoci e l'assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris - l’istituzione di un Garante dei detenuti è un obiettivo di civiltà necessario, a supporto della riabilitazione delle persone recluse, per la loro tutela e per la valorizzazione del sistema carcerario nel suo complesso». 

Il carcere di Alghero è rimasto l’unico in Sardegna senza la figura di un Garante dei detenuti. Ed è per questo motivo che maggioranza e opposizione si sono trovate d’accordo nel dare mandato al sindaco e al Consiglio comunale per attivare l’iter e arrivare in tempi brevi a una nomina. 

«Una figura di mediazione che può essere utile per prevenire nel mondo carcerario situazioni di disagio che a volte sfociano in gesti estremi – commenta Christian Mulas - con l'obiettivo di perseguire le finalità rieducative e formative alla base di ogni carcerazione».

Il Garante verrà individuato, sempre dal Consiglio comunale, previa scelta dei candidati, selezionando un massimo di tre persone nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani, delle attività sociali negli istituti di prevenzione e pena e nei centri di servizio sociale. 


 

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