Il Centro di Sassari studia la ricchezza del porto romano di Turris
Il lavoro in corso è di particolare importanza per il metodo scientifico applicatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’immensa ricchezza archeologica dell’antica Colonia Iulia Turris Libisonis, si può ammirare in diversi angoli della città di Porto Torres, un patrimonio di grande valore, vera opportunità di crescita per il turismo culturale. L’ultima attrazione è il porto romano della città turritana, il sito archeologico Turris Libisonis Portus Sardiniae, aperto in occasione della mostra di ben 24 artisti.
I materiali provenienti da quello scavo, manufatti della quotidianità testimoni di scambi e circolazione di saperi, sono attualmente in fase di studio, documentazione e restauro al Centro di Restauro della Soprintendenza di Sassari e Nuoro, a Li Punti. L’enorme massa di frammenti, anfore e manufatti, recuperati durante i lavori di escavo del porto commerciale è ora oggetto dello studio totale quantitativo e qualitativo che fornirà dati di eccezionale importanza sulla circolazione di materiali e merci in questo strategico hub portuale del nord ovest della Sardegna nella media e tarda età imperiale romana.
Il lavoro in corso è di particolare importanza per il metodo scientifico applicato e perché rientra nelle operazioni finali della verifica di interesse archeologico dei lavori appaltati dall’Autorità di sistema Portuale del Mare di Sardegna, che permetteranno anche di scegliere gli oggetti destinati all’esposizione nell’area archeologica musealizzata all’interno del porto commerciale moderno.