Si è chiusa la due giorni del 4° congresso della Filctem Cgil di Sassari con il rinnovo del gruppo dirigente attraverso l’elezione dell’Assemblea generale che ha confermato Gianfranco Murtinu, segretario generale. Diversi i temi affrontati durante le due giornate in cui sono stati condivisi i contenuti della relazione introduttiva di Murtinu, quelli emersi dal dibattito e dagli interventi del segretario della Camera del Lavoro, Cgil Sassari, Massimiliano Muretti  e dal discorso del segretario della Filctem regionale, Francesco Garau.

«I cambiamenti epocali in corso, principalmente innescati dall’allarme climatico sono ineludibili», ha sottolineato il nuovo segretario generale Filctem Cgil «ma le transizioni verso un nuovo modello energetico e produttivo vanno governate e indirizzate per essere giuste anche dal punto di vista sociale e devono avere lo scopo di conservare, riconvertendolo, il patrimonio industriale del Paese».  

E per “transizione giusta” si intende quella che si auspica debba avvenire per la situazione territoriale relativamente alla centrale a carbone di Fiume Santo e quella sulla Chimica Verde. «Ciò potrà realizzarsi attraverso le proposte che la Filctem di Sassari ha presentato anche in questo congresso, – ha aggiunto Murtinu - ovvero produzione di Idrogeno Verde da FER a Fiume Santo, e con il necessario sviluppo industriale del progetto di chimica sostenibile a Porto Torres».

Al centro anche la condivisione dei progetti del Consorzio Industriale di Sassari e la lotta contro il fenomeno delle morti sul lavoro. Infine, il congresso ha espresso la propria preoccupazione per il quadro politico nazionale che, «con il governo di destra-centro sembra poco propenso ad ascoltare le istanze provenienti dal mondo del lavoro e del sindacato, proprio in un momento di debolezza per i lavoratori, alle prese con le difficoltà economiche imposte dall’inflazione esplosa negli ultimi mesi».

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