«Mai e poi mai avrebbe potuto finire lì da solo». Emergono inquietanti retroscena sulla fine di William Manca, 45enne sassarese, trovato morto ieri pomeriggio in cespuglio all’interno della strada vicinale Ponti Pizzinnu. Chi lo conosceva e frequentava è fermo nel convincimento: «Un tempo aveva una moto ma non la usava. Lì ce lo hanno portato».

“Nascosto” in un luogo pieno di spazzatura e con diverse carcasse di cani, anche quelle abbandonate lì, si presume. Il volto era irriconoscibile, e pare già morso da alcuni animali randagi. È stato il fratello Costanzo a dire che si trattava di William, riconoscendolo dai vestiti, dalla maglietta verde, dalle scarpe appena comprate, mentre in tasca pare avesse solo un mazzo di chiavi e una postepay.

«Prendo il caffè e torno tra un’ora», aveva detto ai parenti sabato 6 settembre, di sera, mentre ad altri in centro storico aveva annunciato di andare a Campanedda. Ma, secondo quanto emerso finora, nella borgata sassarese non ci è mai arrivato. Testimoni riferiscono di averlo visto prima in un bar di Sassari Vecchia, poi vicino al Mercato, insieme a due persone.

Poi lo si ritrova in un circolo di Bancali dove arriva insieme a un paio di uomini, forse gli stessi, quasi in stato di incoscienza. Si racconta che sia addirittura caduto dall’auto, senza essere in grado di riuscire a scendere, tanto che qualcuno dei presenti avrebbe proposto di chiamare il 118. Dell’uomo poi si perdono le tracce, anche se si ipotizza che sia stato portato in una proprietà vicina, da una persona conosciuta. Pare che i due accompagnatori, un dettaglio che deve trovare conferma, siano stati visti domenica 7. Alla domanda su dove fosse andato William, avrebbero risposto: «Lo abbiamo accompagnato a casa».

Intanto partono le ricerche, dopo la denuncia dei familiari, che iniziano domenica e si concludono ieri con l’esito tragico. Le voci a Sassari Vecchia si rincorrono, dove William era nato e cresciuto e, da anni, accudiva la madre disabile con i fratelli. «Aveva un grandissimo attaccamento per la mamma»,  riferiscono tutti, «non l’avrebbe mai abbandonata».

Un “bonaccione”, gioviale, che faceva lavori saltuari, che però, di recente, avrebbe detto a una persona di essere finito in un brutto giro. Frase forse frutto di un momento di depressione o forse no. A queste domande cercheranno di dare risposte i carabinieri che stanno indagando sulla vicenda, su mandato del pm Ermanno Cattaneo. Quest’ultimo ha disposto l’autopsia sul corpo così da dare una risposta alle cause del decesso di William.

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