In vista la soluzione per i gatti che si trovano nel carcere di Bancali.

Lo comunica la direzione della struttura dopo che il divieto di nutrire i felini aveva causato proteste da parte della polizia penitenziaria e delle associazioni animaliste che, stasera tra l’altro, hanno in programma un sit-in davanti alla Casa Circondariale.

La direttrice riferisce su un incontro dello scorso luglio, che aveva come focus la sterilizzazione dei felini, e che è avvenuto con la partecipazione del direttore S.c. Randagismo e Anagrafe Animali Nord Sardegna dell’Asl di Sassari, il vicesindaco Pierluigi Salis e la garante comunale per le persone detenute Anna Cherchi.

«L’Asl - spiega la nota della direzione – si è impegnata a procedere a sue spese, il vicesindaco a trovare soluzioni per la riallocazione dei gatti e la direzione a creare spazi recintati in cui custodire i felini per qualche giorno dopo la sterilizzazione come indicazioni medico-veterinarie e a realizzare un progetto per consentire ai detenuti di occuparsi degli animali».

Poi viene chiarito il perché dell’avviso di servizio che ha creato non pochi malumori: «Preservare da un lato la salute dei gatti cui spesso vengono forniti da mangiare avanzi della mensa, alimentazione che può mettere in pericolo la salute dello stesso animale che deve essere alimentato con cibo specifico, dall’altro la salubrità dei luoghi di lavoro di cui il Direttore è responsabile». I residui di cibo, si conclude nel comunicato, «permangono nel posto di servizio e in breve sono assaltati da insetti di ogni tipo e roditori».

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