Erano le tre del mattino del 25 maggio 1922 quando a Sassari nasceva Enrico Berlinguer, uno dei politici più influenti e amati del Novecento. 

L’indimenticato segretario del Partito comunista viene celebrato questa mattina all’Università di Sassari con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i ministri dell'Università Maria Cristina Messa e delle Politiche Giovanili Fabiana Dadone e la famiglia di Berlinguer al completo con le figlie Bianca (col marito Luigi Manconi), Laura (col marito Luca Telese) e Maria e il figlio Marco.

LA CERIMONIA Mattarella è arrivato all’università di Sassari qualche minuto prima delle 11 per la cerimonia nell’Ateneo dove Berlinguer si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza. Ad accoglierlo il presidente della Regione Christian Solinas, il sindaco di Sassari Nanni Campus e il commissario della Provincia di Sassari Pietro Fois.

All'ingresso nel chiostro Mattarella, accompagnato dalla ministra dell'Università Maria Cristina Messa, è stato accolto dal canto in lingua sarda "Su patriotu sardu a sos feudatarios" con il suo incipit come "Procurade 'e moderare" scritto nel 1795 durante i moti rivoluzionari sardi.

Scoperta la lapide celebrativa dedicata a Berlinguer, nel loggione del primo piano dell'ateneo a fianco di quella dedicata all'ottavo presidente della Repubblica Francesco Cossiga (sassarese e cugino di secondo grado di Berlinguer).

La cerimonia è proseguita in Aula Magna: allo statista, che non conseguì mai la laurea, il tributo di un attestato di benemerenza.

Folla nella grande sala dell’ateneo: presenti anche gli ex parlamentari Mario Segni e Beppe Pisanu e il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. I figli di berlinguer Bianca, Maria Laura e Marco.

Ad introdurre la cerimonia l’Inno di Mameli cantato dalla splendida voce del tenore Francesco Demuro. Poi l’intervento del rettore dell’ateneo Gavino Mariotti, che ne ha ricordato l’impegno politico, “l’attenzione ai destini comuni di un popolo e di una nazione”, “la forza e la sincerità delle convinzioni”. E che ha sottolineato l’importanza, anche oggi, di avere "leader autentici”.

“Una figura fondamentale della storia del paese e del partito comunista italiano” il ricordo di Christian Solinas, che ha portato il ringraziamento della Sardegna al presidente Mattarella.

"Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme, non da soli”, la frase di Berlinguer ricordata dal ministro Messa, che ha sottolineato quanto questo concetto sia ancora oggi importante, soprattutto nel settore universitario e in chi “produce e gestisce sapere, ricerca e innovazione”, in una cornice di “valori e voleri comuni”.

LA BENEMERENZA – “Un protagonista della vita democratica del nostro Paese” ha esordito Mattarella, che ha ricordato di Berlinguer la “tensione morale” e il “profondo rispetto delle istituzioni e delle regole”. Un "protagonista della vita del Paese che ha dimostrato un profondo rispetto per la costituzione e le sue regole e un'attenzione morale costantemente espressa e sollecitata. Due aspetti inscindibili tra loro e strettamente collegati che rappresentano con un messaggio sempre attuale per la nostra Repubblica", le sue parole.

Quindi la consegna alla famiglia dell’attestato di alta benemerenza dall’Università e il ringraziamento della figlia Bianca per questa iniziativa “che ci emoziona molto e avrebbe fatto felice nostro padre”, ha specificato. Ricordando poi nei ringraziamenti al presidente Mattarella l’immagine di un altro presidente, Sandro Pertini, che volle accompagnare Berlinguer fino alla fine, “un italiano che amò il suo Paese”.

 Alle 12.30 in viale Dante, davanti alla casa dove nacque il leader del Pci, l’inaugurazione del monumento a opera dell'artista Igino Panzino, voluto dall'amministrazione comunale. 

Alle 16.30 l’omaggio al liceo classico Azuni, dove Berlinguer compì gli studi superiori e dove la figlia Bianca ha voluto ricordare agli studenti la figura del padre.

Dalle 9 diretta di Videolina (SEGUI) con ospiti in studio, servizi dell'archivio di Videolina e collegamenti con leader politici.

(Unioneonline/D-v.l.)

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