La Corte d’appello-sezione minorile del Tribunale di Sassari ha rigettato il ricorso presentato dai genitori del pluriomicida di Ploaghe, Fulvio Baule, per vedere riconosciuto, nella loro qualità di nonni paterni, il diritto di frequentazione dei nipoti di appena due anni.

Il collegio dei giudici presieduto da Maria Teresa Spanu – a latere Cristina Fois e Cinzia Caleffi – ha confermato la sentenza di primo grado ritenendo «essenziale preservare l’attuale equilibrio familiare dei due bambini anche evitando, come specificamente rilevato dal neuropsichiatra infantile, un turbamento nel nuovo ambiente familiare venutosi a creare dopo i gravi fatti accaduti il 26 febbraio del 2022».

Quel giorno Baule, oggi rinchiuso nel carcere di Bancali con l’accusa di duplice omicidio, uccise i suoceri con un’ascia e aggredì brutalmente la ex moglie Ilaria Saladdino davanti ai loro gemellini. Per gli avvocati di parte civile Gabriele Satta e Gian Mario Solinas, in base alla relazione depositata dal perito di Sassari, «la frequentazione con i nonni, in un momento così drammatico per la famiglia che ha subito pesanti traumi, rischierebbe di creare disequilibrio affettivo nell’attuale contesto familiare in cui vivono i bambini, con il rischio di cagionare un effettivo pregiudizio in capo ai gemellini di appena due anni e mezzo».

In primo grado i giudici del Tribunale dei minori avevano rigettato il ricorso presentato dai genitori dell’omicida di Ploaghe in quanto «risulta difficile e traumatica la immediata ritessitura di un rapporto tra la famiglia Baule e la famiglia Saladdino».

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