Sessanta bambini dai 3 mesi ai tre anni: questa è la capienza massima dell'asilo nido comunale "Sabin", che riattiva il servizio dal 15 ottobre dopo lunghe e aspre polemiche. Il 14 settembre erano state pubblicate le graduatorie di chi aveva provveduto all'iscrizione dei propri figli, ma le porte della struttura d'infanzia erano rimaste chiuse con tanto di lamentele delle mamme, infuriate per non aver ricevuto risposta sull'inizio delle attività, ogni anno previsto da settembre con termine a luglio.

La determina del dirigente comunale stabilisce l'aggiudicazione del servizio alla cooperativa Luna dal 15 ottobre al 30 dicembre 2020 con un adeguamento contrattuale che prevede un importo complessivo di circa 61mila e 706 euro.

Il servizio asilo nido era stato sospeso il 4 marzo scorso a seguito dell'emergenza epidemiologica che ha determinato la necessità di sostenere costi aggiuntivi al fine di rendere l'ambiente di lavoro sicuro, sia per i bambini, sia per i lavoratori e le lavoratrici, quali l'acquisto di materiale apposito che garantista i giusti distanziamenti sociali e lavorativi. Spese a causa del Covid che hanno inciso sul numero dei piccoli utenti da ospitare nella struttura e sulle rette che i genitori dovranno sborsare.
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