Colpo di scena in avvio di processo a Sassari per il crac finanziario della Cedi Sisa, il colosso sardo della grande distribuzione con centinaia di dipendenti. La testimonianza del consulente principale della Procura non entrerà nel dibattimento.

Lo ha deciso il Tribunale di Sassari (primo collegio) accogliendo le eccezioni procedurali degli avvocati Maurizio Careddu e Pietro Diaz. Il processo è quello a carico dell’amministratore delegato della società Rinaldo Carta,  degli altri soci e manager, per una lunga serie di reati finanziari e fallimentari.

Le contestazioni (dieci capi d’imputazione) riguardano il tracollo economico di quello che per lungo tempo è stato un colosso della distribuzione commerciale, non solo nell’Isola. Al centro del processo c’è il fallimento della Cedi Sardegna, dichiarato il 21 aprile del 2017. La persona offesa indicata dai pm è la curatela fallimentare.

La consulenza della Procura era un atto decisivo delle indagini, perché ricostruiva i presunti  reati di mancata vigilanza del Collegio dei sindaci, la cessione anomala di immobili, dissimulazione dell’insolvenza e i presunti pagamenti effettuati in pregiudizio ai creditori. I danni, stando alla tesi della Procura di Sassari, ammontano a 50 milioni di euro. Il processo prosegue nei prossimi mesi. La vicenda è anche oggetto di una maxi causa civile davanti al Tribunale delle imprese di Cagliari. 

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