Si sono presentati in 170, sui 60 prenotati, per le vaccinazioni pediatriche contro il Covid-19 questa mattina a Sassari.

Ad accogliere i bimbi palloncini, striscioni, tante caramelle e alcuni piccoli gadget che medici e infermieri hanno dato ai piccoli che, con grande coraggio e responsabilità e accompagnati dai loro genitori, si sono sottoposti alla vaccinazione anti Covid-19.

“Avevamo prenotazioni fatte attraverso la piattaforma ministeriale per 60 bambini ma - spiega il dottor Antonello Serra che, assieme al professor Paolo Castiglia, coordina le vaccinazioni in Aou - abbiamo accolto tutti quelli che si sono presentati, nei limiti dell'orario e delle dosi che avevamo a disposizione per effettuare poi le seconde somministrazioni”.

“Abbiamo così deciso di fare uno sforzo per accogliere tutti - prosegue lo specialista - perché il Covid può essere pericoloso anche per i bambini, se pensiamo che a livello nazionale i loro ricoveri sono raddoppiati nell'ultima settimana. Il vaccino è sicuro ed efficace e offre oltre il 90 per cento di protezione contro la malattia. Ecco allora che vaccinare i bambini è un servizio per la comunità, perché riducendo il circolo virale nelle scuole si mette in sicurezza l'ambiente generale”.

“Ringraziamo tutti i genitori che hanno accompagnato i loro figli per la vaccinazione. E sottolineiamo che se la giornata di oggi ha rappresentato un successo è stata anche un momento di eccezionalità, perché la vocazione della nostra azienda è quella di vaccinare in primo luogo i soggetti fragili”, conclude il dottor Serra.

Martedì 11 gennaio sarà la volta dei bambini "fragili" che saranno vaccinati direttamente nella struttura complessa di Pediatria diretta dal professor Roberto Antonucci. Si tratta di bambini, sempre di età compresa tra 5 e 11 anni, che vengono seguiti attraverso anche il Day Hospital pediatrico, piccolo affetti da patologie croniche ematologiche, come la Talassemia, oncologiche oppure diabetici o con malattie rare, nonché bambini immunodepressi a causa di una precedente chemioterapia o di un pregresso trapianto di midollo.

(Unioneonline/v.l.)

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