Cimiteri storici dell'Asinara: «Occasione per un turismo culturale»
Il gruppo consiliare Porto Torres Avanti propone un percorso di tutela e valorizzazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il gruppo consiliare Porto Torres Avanti, rappresentanto da Bastianino Spanu e Costantino Ligas, presenterà un ordine del giorno in Consiglio comunale per avviare un percorso organico di tutela e valorizzazione dei cinque cimiteri storici dell’Asinara – Campo Faro (1916), Cala d’Oliva, Cala Marcutza, Tumbarino e Fornelli – oltre all’Ossario austro-ungarico. Una proposta che va oltre la tutela di un bene di valore storico e mira allo sviluppo di un vero e proprio sistema di turismo culturale, capace di affiancare e integrare quello naturalistico. in stato di degrado da troppo tempo i cimiteri storici dell’Asinara rappresentano infatti un patrimonio narrativo unico in Italia e in Europa, luoghi che raccontano vicende di guerra, epidemie, prigionia, vita civile e sanitaria. Una rete di memorie che può attrarre scuole, università, studiosi, genealogisti, associazioni culturali e visitatori interessati alla storia e all’identità dell’isola», sottolineano i due esponenti di Porto Torres Avanti. La proposta include la creazione dell’itinerario permanente “I Luoghi della Memoria dell’Asinara”, con pannelli informativi plurilingue, QR code, mappe digitali, contenuti multimediali e percorsi tematici a piedi, in bicicletta o con mezzi autorizzati dal Parco.«Questo modello di turismo culturale ha inoltre la capacità di prolungare la stagione turistica oltre i mesi estivi, - aggiungono Spanu e Ligas - promuovendo un afflusso costante e sostenibile durante tutto l’anno. La valorizzazione culturale genera nuove professionalità, nuove opportunità economiche e rafforza il ruolo di Porto Torres come porta di accesso alla memoria dell’isola.» Gli obiettivi principali della proposta sono: un intervento straordinario immediato; un piano di manutenzione ordinaria programmata; la valorizzazione culturale attraverso itinerari tematici, pannelli informativi e collaborazioni accademiche; la digitalizzazione e l’archiviazione storica.
