“L’Asl di Sassari se ne infischia dei lavoratori e di chi li rappresenta”. A sostenerlo le delegazioni della FP Cgil e della Cisl FP che, ieri, hanno lasciato il confronto convocato dalla direzione dell’Azienda dopo aver aspettato per mezz’ora l’arrivo delle persone incaricate dall’Asl a trattare. “Abbiamo preso questa decisione - spiegano i segretari territoriali Toto Terrosu della Cgil e Antonio Monni della Cisl - davanti all’ennesimo comportamento irrispettoso non solo nei confronti delle organizzazioni sindacali, ma anche e soprattutto verso le lavoratrici e i lavoratori”.

L’oggetto della convocazione era il regolamento sulla videosorveglianza ma, sostengono le parti sociali, “stiamo attendendo da mesi e mesi risposte su una lunga lista di inadempienze che riguardano argomenti assai più importanti”. Come, ad esempio, l’applicazione di alcuni istituti contrattuali, la convocazione del tavolo tecnico per la definizione dei regolamenti sull’orario di lavoro e la banca delle ore, oltre a numerose altre criticità organizzative. “Un comportamento inaccettabile e offensivo, che dimostra come questa azienda non abbia alcuna intenzione né volontà di aprire un dialogo vero”, concludono i sindacati, già sul piede di guerra dopo la rottura del tavolo di raffreddamento dei conflitti conclusosi mercoledì scorso in Prefettura con esito negativo a Sassari.

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