Aveva pescato due cernie nell’area marina protetta di Capo caccia,  ad Alghero. Poi le aveva venduta a un ristorante. Tutte azioni postate sui social, attraverso video che erano diventati virali. Il protagonista ora rischia di andare a processo. Si tratta di un influencer emiliano.

Dovrà comparire il 23 gennaio 2024 davanti al gup del Tribunale di Sassari in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura.

I fatti contestati si riferiscono a un anno fa: il giovane stava trascorrendo le vacanze in Sardegna e sui social aveva pubblicato i video della pesca di due cernie con fucile subacqueo nel mare del Parco di Capo Caccia, area di riserva naturale dove è proibita la pesca sportiva. Non solo, l'influencer aveva poi rivenduto le cernie a un ristoratore del posto. I suoi video avevano raccolto circa 100mila visualizzazioni. Li avevano visti anche gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico, che avevano inviato un esposto alla Procura di Sassari, Corpo forestale, Guardia costiera, Comune di Alghero e all'Azienda speciale di gestione del parco, indicando il video come una vera e propria "autodenuncia".

Le forze dell'ordine avevano identificato il pescatore di frodo e ora, chiuse le indagini, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. All'udienza del 23 gennaio il Grig si costituirà parte civile. «La Sardegna non è terra e mare per beceri safari, chiunque se lo metta in testa una buona volta per tutte», commenta Stefano Deliperi. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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