Ha agito per vendetta, accecata dall'odio per la sua ex compagna che aveva chiuso il rapporto dopo tre anni di relazione sentimentale.

Questi i motivi che avrebbero scatenato la mano incendiaria di una 40enne sassarese, raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'incendio dell'appartamento di via Napoli, avvenuto lo scorso 7 agosto.

Alla base del gesto, secondo gli investigatori della squadra mobile di Sassari, i dissapori tra l'indagata e la padrona di casa, dovuti all'interruzione della loro storia d'amore ormai al capolinea. Una conflittualità acuitasi negli ultimi tempi, tanto che la vittima aveva invitato la donna a lasciare l'abitazione. Quest'ultima però non aveva restituito le chiavi.

Dopo aver chiesto alla sua ex il favore di poter accedere all'immobile per prelevare i suoi effetti personali, vi si è recata in un momento in cui questa e la figlia erano assenti. Proprio in quel frangente si sono sviluppate le fiamme all'interno dell'appartamento.

Gli investigatori hanno raccolto diversi elementi a carico dell'indagata, tra i quali di particolare rilievo sono i messaggi di minacce, anche di morte, che la stessa ha inviato alla vittima nei momenti in cui l'incendio è divampato.

Gli elementi raccolti hanno convinto il Pm a richiedere e ottenere un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti della donna, ritenendo che la custodia in carcere, oltre ad essere proporzionata rispetto ai fatti verificatisi, sia l'unica idonea ad arginare la sua pericolosità e impedire la reiterazione del reato.

Dopo le formalità di rito la donna è stata accompagnata alla casa circondariale di Bancali a disposizione dell'autorità giudiziaria.

L'ATTENTATO INCENDIARIO:

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