Conosciuto per essere un libero pensatore non di rado anticonformista, Luigi Nieddu era profondamente appassionato di studi storici e aveva potuto dedicarsi alla pubblicazione di numerosi volumi sul sardismo, sul socialismo e l’autonomismo, e in particolar modo sulle origini del fascismo in Sardegna.

Può essere definita così la figura del docente di materie letterarie, storico del sardismo e del socialismo e interprete della figura di Antonio Gramsci che sarà ricordato domani alle 16.30, nella sala Consiliare del comune di Bessude, in un convegno promosso dall’Istituto di Studi e Ricerche “Camillo Bellieni” di Sassari con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Bessude.

A rievocare la figura dell’illustre bessudese scomparso lo scorso anno, sarà l’intervento d’apertura di Alberto Contu che parlerà della “Rilettura di Gramsci effettuata da Luigi Nieddu nelle sue pubblicazioni”, poi Michele Pinna, che proporrà “Ricordi e aneddoti”, e Mario Carboni, che tratterà la “Genesi del sardo-fascismo: il Lussu responsabile secondo Nieddu”.

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