Toccante cerimonia del Candeliere di San Sebastiano, oggi nel carcere di Bancali. I detenuti hanno fatto ballare il cero davanti alle massime autorità civili e militari e salutato con l’inchino, nel momento conclusivo, la Madonna per lo scioglimento del Voto. «L’emozione - spiega la responsabile dell’Area educativa della Casa circondariale Ilenia Troffa - è quella di partecipare a un evento che unisce questa comunità detentiva a quella esterna».

L’occorrenza si è svolta, inframmezzata fra diversi interventi, come quello del sindaco Giuseppe Mascia. «Per noi- dichiara il primo cittadino- è il momento di accendere una luce su quel perimetro che chiamiamo comunità, sulle persone che hanno sbagliato, su chi ha la possibilità di pensare il proprio riscatto«. È stata anche l’occasione di ricordare Patrizia Incollu, ex direttrice del carcere e tra le promotrici, diversi anni fa, del Candeliere dei detenuti, deceduta qualche mese fa in un incidente stradale. A lei l’amministrazione comunale ha deciso di dedicare la serata del Candeliere d’oro che vedrà premiata proprio con il massimo riconoscimento un'altra figura fondamentale della struttura, il cappellano don Gaetano Galia.

«Durante l’anno- afferma il sacerdote- non ci sono altri momenti come questi. Il problema però non è di questo o altre carceri ma di una cultura nazionale che non prende in considerazione le esigenze dei diritti delle persone». Tra i presenti anche l’arcivescovo di Sassari monsignor Gianfranco Saba e il padre guardiano di Santa Maria che ha dichiarato sciolto il Voto.  

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