Al termine di un colloquio nel carcere di Bancali con il suo assistito, Alfredo Cospito, lo ha salutato stringendogli la mano e dando due baci sulle guance.

Per questo il difensore dell’anarchico, Flavio Rossi Albertini, è stato segnalato all'ordine degli avvocati dal direttore del penitenziario di Sassari. Il fatto risale al 9 maggio scorso.

«Tenuto conto della caratura criminale dei soggetti ristretti presso il reparto 41 bis di questo istituto - si legge nella comunicazione inviata il 5 giugno dal direttore - ed il significato intrinseco che può avere tale saluto, si chiede di valutare se il comportamento dell'avvocato sia deontologicamente corretto, anche al fine di dare le opportune indicazioni al personale di Polizia Penitenziaria che con abnegazione e professionalità assicura la vigilanza dei detenuti sotto posti al regime di cui all' 'art. 41 bis».

Immediata la replica del legale: «Verso Alfredo Cospito ho manifestato empatia umana salutandolo con una stretta di mano e con due bacetti sulle guance. Lo saluterò sempre con affetto in quanto non intendo rendermi complice della sua deumanizzazione, delle politiche di annientamento del detenuto».

Il caso commentato anche da Francesco Petrelli, presidente delle Camere Penali: «Quando anche nella valutazione dei gesti non si ha più attenzione a quelle che sono le radici stesse dell'umanità e al rispetto della dignità dell'uomo vuol dire che si è perso contatto con il valore universale della sofferenza. Mentre da una parte si cerca di restituire umanità ai condannati dall'altra si ritiene invece che la disumanizzazione del detenuto possa era un valore positivo da perseguire. Il Regolamento Rocco del 1930 vietava di rivolgersi al detenuto con il proprio nome, siamo a un passo da quella idea».

(Unioneonline)

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