Assalto ai portavalori a Siligo: i banditi incastrati dalle loro voci
Il commando armato ha commesso degli errori e una svolta nelle indagini potrebbe essere vicinaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Potrebbe essere vicina la svolta nelle indagini sulla rapina ai tre portavalori avvenuta mercoledì sulla 131 all’altezza di Siligo: le voci dei malviventi, registrate da telefonini e probabilmente anche dai sistemi di videoripresa della Vigilpol, indirizzano l'inchiesta verso personaggi noti alla Polizia di Stato per i precedenti specifici negli assalti ai furgoni portavalori. Stando a indiscrezioni si parla di una banda composta da barbaricini, gruppo principale, più esponenti del Goceano.
Non solo: il personale della Squadra Mobile starebbe verificando l'alibi di diverse persone e ci sarebbero i primi riscontri.
I banditi che hanno portato via circa quattro milioni dai blindati hanno commesso degli errori per eccessiva sicurezza. Davanti agli automobilisti hanno parlato e urlato, gli scambi di battute tra rapinatori sono stati diversi e sono stati uditi distintamente dai testimoni. Voci che sembrerebbero portare ad alcuni centri del Goceano. E non basta, perché nella fuga la banda ha lasciato numerose tracce. La Squadra Mobile di Sassari avrebbe affidato ai colleghi delle investigazioni scientifiche un borsone con all'interno delle banconote e degli oggetti. I rapinatori si sono sbarazzati della borsa nella fuga, perché non potevano rischiare di rallentare lo spostamento dalla zona dell'assalto al punto dove erano pronte le auto "pulite".
Andrea Busia
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