Una maggiore presenza antropica sull’isola dell’Asinara, zone di protezione speciali per la conservazione degli uccelli selvatici, siti di importanza per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica. I temi saranno oggetto dell’iter di rinnovamento del Piano del Parco nazionale dell’Asinara.

Uno strumento che il commissario straordinario, Gian Carlo Muntoni, appena insediatosi ha preso in mano per avviare la fase di elaborazione e aggiornamento dello strumento di gestione principale dell’area protetta.

Questa mattina ha voluto incontrare il coordinatore scientifico del piano del Parco Giovanni Maciocco, alla presenza del direttore Vittorio Gazale, per condividere le linee guida del Piano del parco dell’Asinara. Sono state individuate due unità urbane principali, Cala d’Oliva e Cala Reale, nelle quali è possibile effettuare le attività tipiche di un insediamento urbano in armonia con la filosofia generale dell’area protetta. Nelle vicinanze delle unità urbane sono state identificate aree a destinazione agricola e zootecnica, destinate a tecniche di agricoltura biologica e a naturali evoluzioni delle metodologie agropastorali della tradizione sarda, dagli oliveti ai vigneti, alle aree cerealicole e ortive, agli allevamenti estensivi. Al di fuori delle aree urbane sono state individuate le unità di paesaggio vegetale potenziale, con i relativi modelli di gestione delle risorse naturali che consentono all’ambiente di tendere in modo progressivo verso il migliore equilibrio. Il Piano del Parco introduce un ulteriore concetto fondamentale: il territorio circostante, l’area contigua ai sensi dell’articolo 32 della legge 394/91, rappresentata dalla regione nord-occidentale della Sardegna che, a partire dall’Isola dell’Asinara, interessa i Comuni di Porto Torres, Stintino, Sassari, Sennori, Sorso, Castelsardo, Valledoria e l’intero Golfo dell’Asinara. Sono questi gli attori principali del processo culturale del “Parco” che devono partecipare virtuosamente ad una gestione condivisa del territorio. Il commissario Gian Carlo Muntoni sottolinea: «mi auguro di poter arrivare in tempi brevi alla realizzazione di un vero e proprio masterplan per l’Asinara, con una valutazione socio-economica degli investimenti necessari, il cronoprogramma delle azioni e l’individuazione degli Enti pubblici competenti che se ne possono fare carico, a partire dalla Regione Sardegna proprietaria del terreno e degli immobili, e tenendo anche conto della necessità di coinvolgere i privati. Desidero un’Asinara aperta all’area vasta e alle Università internazionali, per questo dopo la Comunità del Parco e i sindaci vorrei incontrare il rettore dell’Università di Sassari».

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