Porto Torres ricorda i marinai dell’Onda, il sindaco: «Eroi, esempio di coraggio»
La tragedia del peschereccio colpito il 6 maggio del 1943 da un sommergibile inglese al largo dell’AsinaraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Oggi siamo qui per ricordare i nove eroi a cui questa piazza è intitolata. Il loro sacrificio, compiuto nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, rappresenta un esempio di coraggio e dedizione. L’Onda, con i suoi 9 marinai, pescava per rifornire di cibo la popolazione di Porto Torres e dei paesi vicini».
Così il sindaco Massimo Mulas ha ricordato la tragedia del peschereccio Onda, il 6 maggio del 1943, quando fu colpito dalle cannonate di un sommergibile inglese “Safari” al largo dell’Asinara, mentre l’imbarcazione era impegnata nella pesca a strascico nei pressi di Punta Falcone.
Lo ha ricordato in occasione dell’ottantaduesimo anniversario dell’affondamento alla presenza delle autorità civili, militari e religiose del territorio, delle associazioni Combattentistiche e d’Arma, delle associazioni civili locali e delle famiglie dei caduti, rinnovando il tributo a uomini semplici, ma straordinari.
Il sindaco Massimo Mulas, accompagnato dalla comandante della Polizia Locale Maria Caterina Onida, ha deposto una corona d’alloro ai piedi della palina segnaletica che riporta i nomi dei 9 marinai dell’Onda.
Don Salvatore Masia, parroco della Basilica di San Gavino ha impartito la benedizione in memoria dei caduti e a seguire, il sindaco ha pronunciato il suo discorso commemorativo. Quel giorno si salvarono solo due fuochisti, Antonio Gavino Sanna e Giovanni Sposito.
Altri 7 uomini morirono in mare: Emilio Acciaro (marinaio), Paolo Bancalà (marinaio), Salvatore Fois (marinaio), Giuseppe Sandolo (comandante), Antonio Striano (pratico di bordo), Ciro Valente (marinaio), Michele Zeno (capo pesca). Una tragedia che colpì profondamente l’intera comunità turritana, privata di uomini che ogni giorno affrontavano il mare per sfamare chi era rimasto a terra.
«Nel luglio 1947 il relitto dell’Onda fu riportato a galla: ad accoglierlo una folla commossa. Come ogni anno, aggiunge il sindaco Mulas - oggi ci ritroviamo per dire che il loro sacrificio – e quello delle loro famiglie – non sarà mai dimenticato».