«Porto Torres merita spazi curati, accoglienti e sicuri: invece l’abbandono è sotto gli occhi di tutti. Parchi incolti, siepi mai potate, aiuole secche e marciapiedi invasi da erbacce dipingono un quadro inaccettabile per una città che ambisce a essere polo turistico e punto di riferimento del Golfo dell’Asinara».

Così il coordinatore di Forza Italia a Porto Torres, Pierluigi Molino, che mette in discussione l’ordinanza sindacale, emanata dal sindaco Massimo Mulas, con cui si obbligano i cittadini e i proprietari di terreni a ripulire le aree verdi entro il 1° giugno, minacciando sanzioni fino a 50.000 euro, «mentre le aree pubbliche comunali versano in condizioni di pericolo e degrado assoluto». Le aree degradate sono individuate nella Zona 167, C1-2, area archeologica, Ponte Romano, area portuale, Fontana Vecchia e rioni periferici. «Lotti pubblici e privati lasciati alla vegetazione spontanea, con rischio incendi e degrado igienico», aggiunge Molino.

«Il degrado si individua anche sulla circonvallazione e arterie di accesso: cunette e banchine stradali mai rifinite, marciapiedi impraticabili, parchi, strade e piazze centrali: arredo urbano logoro, aiuole vuote, rifiuti abbandonati e piante mai irrigate». Per il coordinatore di FI «a queste criticità si aggiunge la situazione nelle aree di competenza del Consorzio Industriale Provinciale, compresa l’area artigianale, anch’essa invasa da sterpaglie e vegetazione secca, con rischi reali per la sicurezza e l’incolumità pubblica».

Forza Italia invita il presidente del Consorzio Industriale Simona Fois e il sindaco Massimo Mulas «a intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il decoro di tutte le zone sotto la loro responsabilità». In particolare si chiede «un piano straordinario di pulizia e sfalcio con cronoprogramma pubblico entro 15 giorni. Manutenzione periodica affidata a Multiservizi o a ditte specializzate con controlli puntuali di qualità. Adozione di aiuole e rotatorie da parte di cittadini, associazioni e imprese, con incentivi fiscali e visibilità per chi cura il verde e un tavolo di lavoro permanente con i proprietari di lotti privati per concordare interventi di bonifica e incentivi alla pulizia», conclude Pier Luigi Molino. 

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