Operaio morto alla Gesam, per il medico legale non è stato suicidio
Un particolare, invece, potrebbe cambiare la valutazione sull’orario dell’incidente sul lavoro che costò la vita ad Antonio MasiaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Certezze e dubbi sulla morte di Antonio Masia, l’operaio trovato senza vita il 25 luglio 2022 nello stabilimento Gesam di smaltimento rifiuti di Truncu Reale a Sassari. L’udienza preliminare di ieri in tribunale, come richiesto dal gup Sergio De Luca, si è concentrata sulle testimonianze del medico legale e di un collega di Masia, l’ultimo ad averlo visto vivo. Audizioni sollecitate dal giudice per vagliare un’eventuale responsabilità di Fabiano Mario Saba, imputato con l’accusa di omicidio colposo, e altro dipendente della struttura.
Il medico legale ha sottolineato la presenza di ipostasi dorsali sul cadavere, fattore che gli fa ritenere che il decesso non possa essere avvenuto oltre le sei ore dal momento in cui furono scattate le foto dalla polizia scientifica sul corpo senza vita di Masia che mostrava segni di “schiacciamento”. Le ipostasi, riferisce il professionista, si formano già da tre ore in seguito al post-mortem e questo crea una forbice temporale oltre, e prima della quale, non può essere avvenuta la scomparsa del cinquantenne. Particolare che potrebbe cambiare la valutazione dell’orario di morte e con questo anche la compatibilità della presenza dell’accusato sul luogo dove avvenne la tragedia.
Nessun segno di difesa sul cadavere, e questo escluderebbe la morte violenta per atto volontario per il medico legale. Il collega di Masia ha poi riferito che il giorno, nel sito, non era presente solo il mezzo “merlo”, con la chiave inserita, ma anche un muletto vicino alla pressa. Un terzo si trovava infine nel settore cartone. Per Saba la pm Maria Paola Asara aveva già chiesto l’assoluzione con formula dubitativa, istanza a cui si era opposto il gup disponendo gli approfondimenti fatti ieri. A marzo si terrà l’ulteriore discussione.
L’imputato è difeso dall’avvocato Luca Sciaccaluga, mentre le parti civili sono rappresentate dai legali Daniele Alicicco e Francesca Fiori.